Su Carlo III si è detto e scritto di tutto, eppure pare che il sovrano sia sempre riuscito a nascondere una delle sue più grandi passioni: gli alieni. Questo almeno sostiene un documentario in uscita a novembre dal titolo The King of UFOs. Secondo quanto ricostruito dal regista Mark Christopher Lee, il monarca si terrebbe al corrente da decadi su ogni avvistamento: pare che da anni, ogniqualvolta nei cieli britannici vengano individuate attività insolite o addirittura inspiegabili, chieda ai ministri inglesi di mandargli un rapporto, per poi discuterne con gli esperti. E che il ministro della Difesa, in particolare, lo tenga periodicamente informato anche sulle scoperte e sugli studi a livello internazionale.
Non solo: Charles avrebbe addirittura partecipato di persona a progetti top secret. Ad esempio nel filmato uno dei testimoni intervistati, Dan Costello, racconta di aver lavorato in Canada proprio con Carlo, nel 1975, a un progetto che si proponeva di inviare astronauti americani in un lontanissimo sistema stellare alla ricerca di razze aliene. E che l’allora ventisettenne principe, già pilota di aerei, volle mettersi ai comandi di un pericoloso veicolo sperimentale creato a somiglianza di un Ufo. Un altro intervistato, l’esperto Nick Pope, invita invece King Charles a telefonare a Joe Biden per esortarlo a rendere pubbliche tutte le scoperte fatte finora negli Usa, inclusa la presenza di alieni che, secondo gli appassionati dell’argomento, sarebbero stati catturati su suolo americani e sottoposti a studi: «A Sua Maestà basterebbe alzare la cornetta e chiedere a Biden cosa sta succedendo. Charles ha l’autorità necessaria a richiedere un briefing completo dal presidente Usa».
Secondo quanto svelato in The King of UFOs, Carlo avrebbe ereditato la passione per gli extraterrestri da papà Filippo, che era letteralmente ossessionato dagli alieni: nella sua biblioteca personale c’erano diversi libri, alcuni molto rari, sugli avvistamenti di ufo. Pare che, quando Carlo era bambino, il duca di Edimburgo gli raccontasse spesso storie di alieni e oggetti non identificati. Proprio come le aveva raccontate a lui, tanti anni prima, uno zio: Lord Mountbatten, che fra l’altro scrisse una relazione ufficiale su un presunto avvistamento di alieni nel 1955. L’interesse della royal family verso gli oggetti volanti non identificati andrebbe insomma avanti da generazioni. E non sarebbe destinata a esaurirsi con re Carlo. Pare infatti che il sovrano abbia trasmesso la passione al primogenito William, destinato a diventare, a quanto pare, il prossimo «King of UFOs».
Más historias