Il 26 gennaio 1984, la tranquilla via Anticolana che collega Frosinone a Fiuggi, situata tra le verdi colline del Lazio, divenne improvvisamente il palcoscenico di un misterioso avvistamento di UFO. Due uomini, in viaggio verso la Stazione Ferroviaria di Anagni per prendere il treno delle 06:31 per Roma, furono testimoni di un fenomeno che avrebbe scosso la loro vita e fatto parlare di sé per decenni.
La mattina era limpida, e il cielo azzurro non faceva presagire nulla di insolito. Tuttavia, a un certo punto, i due viaggiatori notarono qualcosa di straordinario: tre grandi luci bianche che formavano un triangolo equilatero nel cielo, con il vertice rivolto verso il basso. La luce più bassa era la più grande e luminosa tra tutte e tre. Intrigati, i due uomini si fermarono per osservare meglio il fenomeno. Ciò che colpì ulteriormente i testimoni fu la lentezza con cui questi punti luminosi si muovevano nel cielo, fino a disporre se stessi uno sull’altro, formando una verticale. Era un evento straordinario, e non erano gli unici a osservarlo. Molti pendolari che si trovavano sulla stessa tratta ferroviaria Anagni-Roma assistettero a questa insolita apparizione.
In un momento ancor più sorprendente, da un avvallamento del terreno fu emesso un fascio di luce verso gli oggetti, e la luce più bassa, quella che sembrava la guida, si spostò rapidamente in direzione Paliano-Roma, con una velocità ben superiore a quella di un normale aereo di linea. Mentre si avvicinava ai testimoni, divenne chiaramente visibile come un oggetto circolare luminoso, assomigliante a un piattino da caffè bianco sul lato anteriore, mentre il lato posteriore emetteva una luce rossiccia. Alcuni testimoni affermarono di aver notato alcune luci allineate lungo la parte centrale dell’oggetto.
Il mistero non terminò con la partenza del primo oggetto. I passeggeri a bordo del treno proveniente da Anagni confermarono la vicenda e aggiunsero che gli altri due oggetti scomparvero lentamente dalla vista. Il treno dei pendolari si ritrovò così a essere seguito da tre sfere luminose autonome, che vennero descritte come “allineate, silenziose, distanti e fredde come totem”. Queste sfere procedevano insieme in una formazione invariabile, senza deviare minimamente né sull’asse orizzontale né su quello verticale.
La situazione si fece ancora più enigmatica quando il treno giunse alla stazione di Anagni. In quel momento, i tre oggetti in formazione si dispersero improvvisamente: uno si diresse a nord, uno a est e uno a ovest, in direzione Latina. Gli oggetti scomparvero dalla vista poco prima dell’alba, lasciando i testimoni con una serie di emozioni contrastanti, tra cui eccitazione, ansia, terrore e sbigottimento.
Una volta giunti a Roma, uno dei testimoni, un impiegato dell’Italcable, contattò il Ministero dell’Interno per segnalare l’accaduto. Questo, a sua volta, informò la stampa, attirando l’attenzione dell’opinione pubblica. L’Aeronautica Militare confermò che quel giorno non aveva effettuato alcuna attività aerea che potesse spiegare questo avvistamento ufologico.
Inoltre, l’ipotesi che questi tre oggetti fossero aerei o elicotteri venne esclusa a causa della loro forma sferica e della forte luce che emettevano. Nonostante gli sforzi di indagine e le testimonianze concordi dei testimoni oculari, l’incidente rimane senza una spiegazione definitiva fino a oggi.
In conclusione, l’avvistamento di UFO sulla Via Anticolana nel 1984 rimane uno dei casi più intriganti e misteriosi nella storia degli avvistamenti di UFO in Italia. Le prove raccolte e le testimonianze dei testimoni oculari non hanno fornito una spiegazione soddisfacente, e il fenomeno continua a suscitare interesse e speculazioni tra gli appassionati di UFO e gli studiosi del paranormale. Finché non saranno disponibili ulteriori prove o una spiegazione scientifica.
Stefano Innocenti –
Cisu – Centro Italiano Studi Ufologici
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Se osservate una luce o un qualcosa in cielo che, in tutta coscienza, non riuscite a spiegarvi, inviate una mail a misteri@ilfaroonline.it e mettetevi in contatto con il Cisu, al sito www.cisu.org oppure all’indirizzo www.ufotuscia.it
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